My top 5 | I migliori film del 2015 di Doppia W

Rieccoci cari lettori, finite le feste e con l’anno nuovo è tempo di tirare le somme di quanto ci ha dato questo 2015 cinematografico.

Un anno ricco, come i precedenti sì, ridendo e scherzando stavolta mi sono abbuffata per bene, li ho contati, sono 57 i film visti usciti in questo 2015, lo so….Mi spavento anche io!

Ma i più memorabili per me? Vediamo…

Ah ci tengo a precisare che filmoni del calibro di Birdman, Whiplash o il mio adorato The Book Of Life usciti in Italia nel 2015, li ho visti nel 2014 quindi non saranno presenti!

Ed eccoci alla personalissima classifica di gradimento targata Doppia W

My top 5!

E probabilmente non saranno i migliori, i più ben fatti o i miglior recitati, i più “giusti” insomma, è un giudizio di pancia il mio, sono i titoli che in un modo o nell’altro mi hanno colpito e lasciato qualcosa.

Dio esiste e vive a Bruxelles

Dio esiste e vive a Bruxelles

Jaco Van Dormael mi aveva talmente entusiasmato con Mr. Nobody, che non potevo farmi distrarre da una locandina che avrei cestinato seduta stante, e per fortuna!

Dio esiste e vive a Bruxelles è un film irriverente, geniale e poetico allo stesso tempo, uno dei più belli e intensi che abbia visto quest’anno.
Una commedia coinvolgente, impegnata, satirica, surreale, con talmente tanti spunti riflessivi che lascia le giornate piene di pensieri.

Van Dormael ormai ha tutta la mia attenzione, oltre a trovarlo coraggioso, nei suoi film è come se si percepisca tutta la sua ispirazione.

La isla minima

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Visto su consiglio, questo film spagnolo forse non mi sarebbe mai capitato sottomano e sarebbe passato in sordina come tanti che sicuramente non ho ancora visto, ma è uno di quelli che dovrebbe essere consigliato ad ognuno di noi, dovrebbe capitare a tutti di avere un amico che ci illumini ogni tanto.

La Isla minima, diretto da Alberto Rodríguez è un thriller spagnolo dall’altissima levatura, una sorpresa bellissima che rimarrà nei miei ricordi.

Volete un’altro motivo per guardarlo? Ha vinto solo 10 premi Goya!

Mad Max

japan1sht_sand_ital_c6829e7Ok con Mad Max mi piace vincere facile, che altro dire, è stato IL film bomba del 2015, dal ritmo assurdo e scenografie mozzafiato, un must watch!

Ne avevo quasi parlato, anzi no, visto che ne parlavano tutti avevo scelto di non farlo, sarei stata ridondante, ma tanto lo conoscete no? NO???

 

The Martian

martian2015Di questo film vi ho già parlato all’epoca, dovevo consigliarvelo già da quel giorno! ( ecco la breve recensione).
Eccolo The Martian – Sopravvissuto il survival movie musicale di Ridley Scott, film sorretto quasi completamente da Matt Damon e la sua forza di volontà.

Non il miglior film del genere, ma uno dei più coinvolgenti di quest’anno, per chi se lo fosse perso, la parola d’ordine è RECUPERARE!

The Revenant

revenant-leoUltima visione del 2015, uscirà nelle nostre sale il 14 Gennaio, The Revenant è una botta da cui mi devo ancora riprendere, bello bello bello in modo assurdo.
Alejandro González Iñárritu dopo Birdman ci prova ancora e ci riesce, se fosse per me l’Oscar sarebbe suo anche quest’anno! Per Leonardo…Beh vedremo.

Se ne volete sapere di più e prepararvi per bene per questa esperienza, gli ho dedicato un articolo intero proprio qualche giorno fa, lo potete leggere quì e tranquilli è spoiler free!

Ma anche L’Italia ha il suo posticino stavolta

Mai come quest’anno sono stata colpita positivamente dal nostro cinema, quello fatto in casa, e allora eccola, una seconda classifica tutta nostra e non meno importante.

Suburra

suburra-trailer-ufficiale-featurette-poster-e-foto-del-film-di-stefano-sollima-1E pensare che la prima volta che ho sentito parlare di Suburra pensavo fosse una serie tv, ovviamente mi sbagliavo, ma a modo suo mi ricordava un po’ lo stampino di Romanzo Criminale e Gomorra…

E parzialmente è così, perché in Suburra viene raccontata la Roma criminale, Stefano Sollima confezione un film spietato ed attuale dove emergono, oltre a tutto il marcio dei nostri giorni, dei grandi attori, in primis Pierfrancesco Favino, un inaspettato Amendola e un nuovo volto, almeno per me, Alessandro Borghi che rivedremo nella seconda pellicola che mi porto dietro in questa classifica.
Ma c’è molto di più in questo film, se volete qui mi sono dilungata…

Non essere Cattivo

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Con Roma non c’è da scherzà, con questo commento esordivo parlando di Suburra, ma lo stesso commento può valere anche per Non essere Cattivo di Claudio Caligari, regista che dopo anni ci regala un nuovo film, anche questo molto sofferente.
Siamo sempre tra Roma e il litorale, con spaccati di vita di ragazzi che diventano uomini tra le problematiche della capitale.

Una bella storia con dei grandi interpreti, e film scelto come esponente del nostro paese agli Oscar (poi scartato), probabilmente sono in tanti quelli a cui ha fatto una grande impressione.

Youth

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Paolo Sorrentino forse lo sapete, è uno che amo guardare, La Grande bellezza mi fece brillare gli occhi, Youth nonostante un grande cast internazionale un po’ meno, ho trovato il tema portante un po’ più deboluccio, ma nonostante questo è riuscito a rapirmi.

Tra interpreti fenomenali e quelle immagini che diventano quadri, Sorrentino ci parla, sì perché per me lui parla per immagini come pochi, quella ricercatezza, quella perfezione riescono ancora a piazzarlo qui nella mia mini classifica tutta italiana.

Il racconto dei racconti

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Matteo Garrone io da ignorantella quale sono, lo conoscevo poco prima della visione di questo film, e facevo male!
Perché è uno che il coraggio ce l’ha, coraggio di portare in Italia un genere che non si fa, qualcosa che non rientra nei nostri canoni del fare cinema all’italiana. Perché pur trattando temi che vengono proprio dalla nostra storia, Il racconto dei racconti è a metà tra il film fantasy, l’horror e un po’ un documentario che ci mostra le bellezze dell’Italia.

Magari è volta buona che il cinema italiano inizia ad espandersi e a diventare ancora più internazionale.

Se volete saperne di più, c’e anche un articolo tutto dedicato a lui, eccolo quì!

 

Soddisfatti? Non soddisfatti? Manca il vostro preferito? Pazienza!
No scherzo! E se volete dire la vostra e consigliarmi i vostri preferiti io prendo appunti! 🙂

41 pensieri su “My top 5 | I migliori film del 2015 di Doppia W

  1. [Sorry, mi è scappato un invio…ed è già la seconda volta oggi XD]
    Dicevo, LA ISLA MINIMA lo avevo sentito nominare tempo fa ma poi più nulla. Ma è uscito in Italia? O lo hai recuperato in rete?
    Degli italiani non ne ho visto neanche uno. L’unico a ispirarmi veramente è SUBURRA che ho già li pronto da vedere! Ma lo sai che è prevista pure una serie Netflix? Quindi alla fine non eri poi tanto fuori strada 🙂

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  2. “The Martian”, “Mad Max: Fury Road” e “Youth” sono anche nella mia Top 15! Come sono certo che ci sarà nella lista 2016 anche “The Revenant”! Devo recuperare “La isla minima” ma soprattutto gli altri film italiani che hai inserito: negli ultimi tempi, purtroppo dopo parecchie delusioni, ci penso più a lungo prima di recuperare i film di casa nostra!

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  3. Ho appena finito di postare un commento su identico argomento nella bacheca di Blackgrrrl e ribadisco il concetto: non riesco quasi mai a fare classifiche e sono anche sgomento dalla mia debolezza di mettere critica con cui affianco capolavori indiscutibili a sciocchezze indecorose ma che mi hanno coinvolto al massimo… inoltre, essendo anche un po’ disturbato, vado in crisi per scegliere se considerare nella lista dei film “qualcosa” (più belli, più brutti, più perfettibili, capolavori mancati, blà, blà) solo quelli distribuiti in sala in Italia o in generale quelli prodotti ed usciti nel paese d’origine (distinguo che non crea alcuna confusione all’estero, ovviamente e crea sempre, invece, grande caos da noi).
    Su tutti valga l’esempio di Iñárritu, regista che adoro dai tempi di “Amores perros” e di cui l’anno scorso vidi “Birdman”… miglior film del 2015? Si, ma anche no, perché è del 2014, ma noi lo abbiamo visto in sala l’anno scorso… E quest’anno il magico, furbo, colorato e stupendo “The Revenant”, ma esce in Italia solo quest’anno… che palle!

    Pensa che solo l’anno scorso sono riuscito a vedere (come tanti altri occidentali che attendevao l’edizione in Dvd o B-ray con sottotitoli) una meraviglia delle meraviglie come il russo “Hard to Be a God” di Aleksej German (dove la storia dell’uomo sembra essersi bloccata nel Medio Evo e tutti i combattimenti sembrano presi dalle pennellate di Brugel, se non fosse che tutta la pellicola è girata in bianco e nero) e parliamo di un film prodotto nel 2013!!

    Ridley Scott ha fatto la storia, ma non è per me più in grado di toccare gli apici di un tempo: un maestro impareggiabile, persino un’icona, ma sul viale del tramonto e lascio il suo posto a qualcuno di più giovane…

    Ho amato “Mad Max” e lo metto sullo stesso pianerottolo semantico (non narrativo o estetico) di “The force awakens”: due operazioni di cinema che emozionano ed entusiasmano, due esempi di bravura straordinari e due OGM con cui il sequel diventa reboot: geniali, ma non altissimi.

    Se tu metti “La isla minima” io metto “It Follows”, perché l’ho adorato e non capisco come lo possano paragonare a “The Babadook” (film prezioso ed intelligente ma più sopravvalutato che bello, imho), ma perché allora lasciare fuori “The Lobster“? Stupendo…

    Suburra”… ci ho provato sai? E niente, non riesco a superare l’ostacolo sintattico di una narrazione che trovo sempre così già vista, già usata e poi quella minchia di pioggia, che dovrebbe essere cifra stilistica, sottofondo di collegamento (altra cosa già vista e già usata) ma con l’incapacità del comparto tecnico dei rumoristi italici diventa disturbante e basta.

    Quindi?
    Quindi va bene così, passando dal tuo bel salotto a discutere con te sul coinvolgimento causato da tanti film o tante fiction e leggendo le tue liste!

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    1. Prima di tutto Kasa, bentornato…sei mancato da queste parti sai?
      Seconda cosa, probabilmente non te ne sarai reso conto,ma alla fine una classifichina l’hai fatta anche tu (Mad Max, Star Wars, It Follows e The Lobster), hai visto? Bastava solo solleticarti l’appetito!
      Su It follows e Babadook non saprei cosa risponderti perché l’horror purtroppo è un mio limite e non mi cimento nelle visioni.
      E su Suburra mettici una bella X sopra, nella tua lista puoi fare quello che vuoi! Lo ripeterò fino allo sfinimento, è solo gusto soggettivo quello di cui ho scritto, motivo per cui (adesso mi farete la guerra) non è presente The Lobster…Partita con dei buonissimi propositi, forse non ero emotivamente preparata, forse ho sopportato davvero poco Rachel Weisz o le parti nel bosco (non all’altezza con la prima parte del film), o non so, ma so che non voglio sforzarmi di farmi piacere una pellicola a tutti i costi, pellicola che ero sicura rientrasse nei miei gusti e che invece metto da parte ora, lo rivedrò sicuramente ma non è detto che cambi idea…

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      1. E’ chiaro che una classifichina la facevo nel tuo salotto… io porto l’assenzio, a proposito, giusto per stare un po’ nel gotico alla Penny Dreadful o alla Dracula di Coppola… A proposito, ho finito di scaricarmi “Tangerine“, il film dell’anno scorso tutto girato con un iPhone 5s… che figata! Non me lo aspettavo!! Se vale, lo metto in classifica…

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      2. Ok, ecco la mia Top 10 in ordine sparso…

        A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence
        Mad Max: Fury Road
        Birdman” o “The Revenant” (a seconda chi si consideri più del 2015)
        It Follows
        Sicario
        Whiplash
        Calvary” o “Lobster” (a seconda chi si consideri più del 2015)
        Kingsman: The Secret Service
        Nie Yinniang (The Assassin)

        Questa lista si autodistruggerà tra pochi secondi…

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      3. Hai visto non è stato così difficile 🙂 Cavolo ma su A pigeon sat on a branch ecc c’è lo zampino di Aronofsky! :O
        Ma quindi the revenant lo hai visto? Hai avuto modo di leggere l’articolo prima di questo?
        E ormai è tutto nero su bianco, non puoi più tirarti indietro u.u

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      4. In questa Top 10, sappi che c’è davvero tutto me stesso, nel bene e nel male: mai mi sono confessato così apertamente con una altro/altra blogger, rivelando ossia tutti gli aspetti ed i contrasti del mio gusto estetico e critico, ma con te mi viene davvero spontaneo: hai una sorta di capacità maieutica su di me che mi permette (spinge) di abbassare le difese…
        Amo il cinema, così come la Tv, il fumetto, la pittura e amo tutte queste arti visive in modo trascinante e passionale… al contempo, però, ad ogni bacio appassionato, ad ogni brivido sensuale sulla pelle, ad ogni inarcarsi di paicere della schiena, affianco tutta la lucida freddezza dell’analisi della messa in scena, dei movimenti di macchina, della scelta dei filtri di colore, della pellicola (da quello che posso percepire, ovvio, non sono un mago… ma quando Ritchie usa dei flashlight lo si vede lontano un chilometro, così come l’otturatore velocissimo di Ridley Scott in Gladiator…).
        Tutto questo mi porta ad essere in primo luogo, soprattutto, molto curioso (come ebbe a dire su di me l’amico Lapinsù, dopo un po’ che mi conobbe) e poi apertissimo a quasi tutte le sensazioni di bellezza… da qui questa Top 10, che qualcuno forse potrà anche sbeffeggiare o ironizzare ma che è terribilmente seria…
        Un abbraccio

        P.S. Su The Revenant ti ho risposto ovviamente nella sede opportuna…

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      5. Quindi la tua riluttanza nelle classifiche in realtà è timidezza? Pensavo che essendo su questi schermi da più tempo di me te la fossi scrollata di dosso tempo fa, perché in ogni pezzo che scrivi c’è una parte di te e del tuo gusto.
        In realtà è tutto più personale di quanto sembri… E la curiosità, poverini quelli che non ce l’hanno, perché godono solo a metà anzi 1/4 no 1/16…
        E ovviamente mi fa piacere che ti senti a “casa” questo è il clima che dovrebbe esserci qui! Ci si conosce, si parla, discute e confronta 🙂

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      6. A proposito di discutere, oramai l’avranno già visto tutti, ma resto ogni volta basito nel guardarmi questo video di Hollywood Reporter… ma quanta bella gente si è ritrovata a parlare a ruota libera attorno a quel tavolo, DoppiaW?

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    2. Ovviamente, per me “The Lobster” è finora il film più bello della stagione 🙂 🙂
      Ma si sa che i gusti sono soggettivi, ci mancherebbe… comunque sulla tua top 5 italiana sono sostanzialmente d’accordo, e tutto sommato anche su quella internazionale (“Mad Max e “Dio esiste…” sono superlativi, “The Revenant” lo devo ancora vedere) però su un titolo sono in disaccordo totale: per me “La Isla Minima” è un film ruffiano e opportunista, sembra un episodio allungato di “True Detective”! Hanno copiato perfino ambientazioni e inquadrature, sono praticamente identiche. Non si sono nemmeno sforzati troppo nel copiare! 🙂

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      1. Una delle poche cose di cui ero certa era il tuo amore per The Lobster! 🙂
        Per la Isla minima, non ho sentito tutto questo rimando, anzi mi ha dato e ho visto cose che ho preferito, per esempio quelle inquadrature dall’alto ❤

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      2. Ciao Kelvin, mi permetto di interloquire con te perché tanto siamo in questo momento tutti e due ospiti del bel salotto di DoppiaW… a proposito del cast di “The Lobster” di cui condividiamo grande apprezzamento (vedi il tuo ed il mio commento), volevo chiederti per curiosità, non conoscendoti, cosa ne pensi di Colin Farrell, ultimamente un po’ bistrattato sul web (anche dai blogger italici), ma che io ho trovato splendido in almeno due film: uno quello da noi citato e l’altro lo sfortunato “London Boulevard” che è stato letteralmente massacrato dal pubblico ma che il ho trovato delizioso, sia per la sceneggiatura così amara e tragica di William “The Departed” Monahan, sia per le interpretazioni tutte molto sentite.
        Te lo chiedo così, per fare quattro chiacchiere…

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    1. Caro Kasabake, siamo in due ad aver apprezzato “London Boulevard”! Anche se io magari sono un po’ di parte in quanto in quel film c’è la splendida Keira Knightley, che è da sempre una delle mie attrici preferite (lo so, ognuno ha le sue debolezze! 🙂 ). Credo che quel film sia stato male interpretato dalla critica: voleva essere un omaggio a “Viale del Tramonto”, non certo un plagio… e a me è piaciuto. Comunque ti dico che ultimamente sto apprezzando sempre più Colin Farrell, e precisamente almeno dal 2006, quando fu protagonista di quell’autentico capolavoro di Michael Mann che è “Miami Vice”. E poi, ancora, mi è piaciuto molto anche nello squinternato ma geniale “In Bruges”, così come nell’altrettanto folle “7 psicopatici”, e pure in un prodotto convenzionale ma di classe come “Saving Mr. Banks”. Prima ovviamente di “The Lobster”… pensa che su di lui circola una battutaccia che recita più o meno così “Colin Farrell più aumenta di circonferenza toracica e più diventa bravo…”. Sarà forse cattiva, ma rende bene l’idea. A me oltretutto sta pure simpatico 🙂

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