Si parla tanto di Sense8 la nuova serie Netflix (uscita nella sua interezza il 5 Giugno) in questi giorni, viene definita spesso una serie diversa, come una manna scesa dal cielo, come se non ce ne fossero mai state prima di serie diverse… Ma siete seri?
Diversa in cosa poi?
Il pilot riporta volente o nolente a Heroes, Touch, o Lost, non mi riferisco solo alla presenza di Sayid (Naven Andrews) ma al legame che si crea con i nostri protagonisti tutti diversi, 8 appunto, l’importanza dei numeri, il mistero e la presenza degli “altri” e degli altri “altri” di cui si sa poco e niente, e ancora mistero e ancora domande, per chiudere in bellezza anche una donna coreana che guarda caso si chiama Sun. Diversa mi dicevano...
Quindi niente di straordinariamente nuovo, ma solamente una serie interessante e coraggiosa, con qualche difetto.
C’è diversità e diversità è bello, non nel modo di raccontare, ma in quello che si racconta, diverse culture, religione, orientamenti sessuali e parti del mondo, la nuova serie targata Netflix tende a voler sensibilizzare prendendo posizione contro ogni tipologia di discriminazione, quindi per me non è diversa, ma solamente una serie che osa.
Dopo aver visto Jupiter Ascending, con cui avevo perso tutte le speranze, con Sense8 i Wackowski si redimono e sfornano un prodotto che emoziona e intriga, ma sempre vicino al solito tema che gli sta tanto a cuore, forse dopo averlo esplorato per bene e come volevano la smetteranno di propinarci cose simili.
Il prologo della storia
Esperimenti? Perchè adesso? Perchè loro? Perchè 8? Sono solo alcune domande che non troveranno risposta…
Partiamo dal fatto che se la serie non avrà un seguito, sarà e resterà inutile, queste 12 puntate non sono nient’altro che un prologo introduttivo ai personaggi e alla storia di base.
Quindi noi che la seguiamo, ci auguriamo che visti i numeri fatti dai download illegali ci siano altre stagioni.
Sense8, (sensate) ci racconta di 8 personaggi che un giorno si trovano interconnessi tra di loro mentalmente e fisicamente, ognuno infatti può utilizzare conoscenze e abilità degli altri sensate.
Abbiamo 8 personalità diverse appartenenti ad altrettante parti del mondo lontane tra di loro per cultura e religione e contesti sociali, che dovranno aiutarsi a vicenda nelle loro faccende personali e per sfuggire ai Whispers, altri sensate che cercano di catturarli.
Guardando il pilot della serie ideata da Lana, Andy Wachowski e J. Michael Straczynski, inoltre ci accorgiamo di come questo sia da considerarsi come una puntata a se, fungendo solo da introduzione (frettolosa) ai protagonisti, purtroppo sono 8 e abbiamo solo 12 puntate a disposizione (tolta questa 11), si fa quel che si può.
I nostri protagonisti
- Capheus
- Sun Bak
- Nomi Marks
- Kala Dandekar
- Riley Blue
- Wolfgang Bogdanow
- Lito Rodriguez
- Will Gorski
Sono interpretati quasi tutti da attori poco conosciuti, ma riescono (quasi tutti) ad alternare momenti drammatici, di pura azione ad alcuni davvero divertenti in modo convincente.
Tra i secondari invece possiamo trovare volti più noti come Daryl Hanna, Naven Andrews e Freema Agyeman.
Come al solito abbiamo un trip dei Wackoswki sulla scia di Cloud Atlas tra musica, speranza e connessioni, ma stavolta anche un pò autobiografico, ricordiamoci che LanaWachowski prima era Lawrence e il personaggio transessuale Nomi ne è stato fortemente ispirato.
I miei preferiti? Ho cambiato idea più volte nel corso della stagione perchè nessuno resterà quello che era nella prima puntata, evolvono e maturano, ma se proprio dovessi scegliere punterei su Lito, probabilmente perchè è quello che riesce a creare più situazioni comiche.
Purtroppo tutte le storie dovrebbero avere lo stesso peso, ma alcune risultano più interessanti e forti delle altre, soprattutto verso la fine della stagione.
Qui mi sorge una domanda, quanto tempo passa dall’inizio alla fine? Noi ormai binge-watchatori professionisti finiamo le stagioni in 1 o 2 giorni, ma alcune cose sono possibili solo nel corso di mesi.
L’empatia e la connessione che affascinano
Il fatto di non essere più solo se stessi, ma 8 persone diverse, sentire e provare tutto quello che gli altri sentono è potente e attira lo spettatore; grazie anche ad un buon uso della colonna sonora l’effetto empatico in alcune situazioni è tangibile.
Emoziona, intrattiene, incuriosisce e a tratti fa anche ridere, sicuramente il finale è un buon finale, ma l’inizio è un po’ zompettante e purtroppo anche nel corso della stagione ci sono alcuni dialoghi o passaggi moooolto forzati.
La narrazione subisce colpi drastici ogni volta che non sapendo come spiegare quello che succede viene messa in bocca ad un attore una frase del tipo “Puoi rispiegarmi come funziona il tuo piano?” oppure “Non ricordo, come mi hai detto che…” ecc.
Una puntata ben strutturata non dovrebbe ricorrere a tutto ciò.
La colonna sonora
Si punta sull’empatia e giustamente per accentuarla nei confronti dello spettatore si usa in modo azzeccato la colonna sonora, come con l’utilizzo di What’s Up dei 4 Non Blondes, Demons dei Fat Boy Slim o Knockin on heaven’s door, che uniti ad un buon montaggio e cambi di prospettiva, rendono l’esperienza più emozionante.
La sigla, purtroppo non c’è un modo carino di dirlo, è brutta. Credo non sia molto pertinente…
Si è fatto un buon lavoro nelle puntate con la colonna sonora e poi quì ne viene inserita una ansiolitica, che sembra riporti alla fine del mondo/virus letali ecc…Con sotto un’accozzaglia di immagini random di varie location e culture del mondo, cosa avranno mai voluto dire?
E poi abbiamo loro 2, tanto valeva che il gelato se lo spalmassero sulla faccia 😀
Per concludere quindi, quello che inizialmente era un no, è diventato un dai forse, lo rimandiamo all’anno prossimo per il verdetto definitivo.
Alla fine dei conti mi sento di consigliarlo? Nonostante tutti i difettucci direi di sì.
La sto seguendo proprio ora [sono alla puntata 9]. Io sono rimasto abbastanza spiazzato all’inizio per il fatto che…bè, che la storia non si degnasse a partire! Puntata dopo puntata sembrava non succedesse niente di niente mentre continuavo a vedere le storie di questi 8 individui che tra visioni e comportamenti strani continuavano a vivere la loro vita senza farsi due domande [a parte il poliziotto che va bè, è arrivato Sayid a fargli la lezioncina e così son bravi tutti].
Probabilmente con il termine “diverso” si intende il tipo di narrazione, totalmente diversa da qualsiasi altra serie [che è un po il vantaggio dei serial Netflix, ma a questo punto non è più “diversa” ma “Netflix-style”]. Una volta uscito dai canoni classici da serie tv ho cominciando ad apprezzarla, ma sono a 4 puntate dalla fine e spero che siano 4 puntate coi controc***i se no diventa una mezza fregatura e mi dispiacerebbe molto perché il potenziale c’era tutto.
Ah, e sulla sigla ti do ragione al 200%, non ci si può girare intorno più di tanto: è brutta [oltre che fastidiosamente lunga].
Dimmi un po se non era meglio questa come sigla 😀
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Esatto il problema della storia che non decolla o che comunque quando lo fa, lo fa a tozzi e bocconi è uno dei problemi principali di questa stagione, si spera che quando i sensate saranno insieme e non tutti sparpagliati si possa risolvere! La sigla non sono piu riuscita a guardarla ci credi? Ora vado a vedere la tua!
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Pizzadog, meglio sì, ma tutto è meglio di quella cosa 😀
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Haha si, ormai anche io salto sistematicamente il minuto e mezzo di sigla 😀
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A me sta piacendo molto (anche se sono ancora alle prime puntate) nonostante i minuti iniziali mi abbiamo fatto storcere il naso.
P.S. Anche io ho notato subito i due gay che leccano il gelato nel bel mezzo della sigla!
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Sì bè, come non notarli 😀 Come mai i minuti iniziali ti hanno fatto storcere il naso?
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La scena del finto parto della bionda mi è sembrato troppo “mistico”. Ho pensato che se tutta la serie fosse stata sullo stesso stampo, non avrei perso tempo a guardarla. Ed invece è stata una piacevole sorpresa, alla fine 🙂
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Vedrai che migliorerà ancora 🙂 Netflix quest’anno è stata una piacevole sorpresa, non vedo l’ora che arrivi da noi!
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Già, anche perché la maggior parte delle serie che seguo è su Netflix (a parte qualcosa dell’HBO). A proposito, guardi Orange is the new black? Io lo trovo geniale!
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No, quello mi manca! Vorrei poter trovare il tempo di vedere un sacco di cose, ma gia cosi sono oberata!
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Fidati, Orange is the new black ne vale le pena! 🙂
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Ok! Allora lo aggiungo alla gia lunga lista 🙂
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ti ho nominato ancora:
https://wezlablog.wordpress.com/2015/06/21/fmtech-award/
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una sorpresina: https://wezlablog.wordpress.com/2015/08/04/summer-tag-2015/
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Io ho adorato questa prima stagione. L’ho trovata veramente stupenda. Mi ha affascinato. Comunque una seconda stagione ci sarà, ed io non vedo l’ora che cominci 😀
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Siamo in 2 caro sabato83, siamo in 2… Peccato che manchi ancora un bel pò!
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Già 😦 Vabbè, per fortuna ci sono tantissime altre serie tv ad intrattenerci 😀
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Io mi sono innamorato fin da subito di questa serie. Mi sono fatto coinvolgere emotivamente e non ho notato alcun difetto.
Però certo, questa prima stagione è molto introduttiva, presentare 8 protagonisti ha fatto procedere a rilento la narrazione, quindi bisognerà vedere quello che succede dopo per valutare la storia.
Quindi aspetto luglio con impazienza!
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Si esatto, sono 8 per poche puntate, è normale che qualcosa ne vada sacrificato…Non ci resta che rimanere in attesa di una scoppiettante seconda stagione!!
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