Non chiamatele tappabuchi: Harper’s Island

Si sa, da Maggio a Settembre per i grandi appassionati di serie tv, c’è un buco enorme da riempire a causa dei tanti Mid-season finale e Season finale.

Eccolo, è proprio questo il periodo migliore per recuperare tutto quello che si è lasciato indietro, ma se non bastasse a colmare il vuoto? 

Si parte alla alla ricerca di serie con cui tappare i buchi di questi mesi, (visto che le serie estive sono sempre in numero inferiore rispetto a quelle invernali) e io oggi ve ne voglio proporre una, ma non voglio chiamarla tappabuchi, sarebbe troppo riduttivo.

Harper’s Island andata in onda sulla CBS negli Stati Uniti e sulla Global in Canada nell’estate del 2009 è un gioiellino di quell’anno, perché è una serie concepita per essere composta di una sola stagione, quindi con un inizio e una fine (e non è poco), una serie horror con un pizzico di giallo e una spruzzatina di trash.

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Composta di soli 13 episodi la stagione, o il massacro come vogliamo chiamarlo, si svolge tutta sull’isola che da il nome alla serie.
Ambientata 7 anni dopo le terribili uccisioni del serial killer John Wakefield, Abbie figlia dello sceriffo e orfana di madre uccisa 7 anni prima, riceve l’invito al matrimonio del suo migliore amico, matrimonio che si celebrerà e festeggerà insieme a tutti gli invitati sull’isola.

imageUna settimana di festeggiamenti in un’enorme villa, uuu sì proprio festeggiamenti li attendono…In ogni puntata vedremo almeno una morte e a venire inglobati nelle vicende non solo gli invitati del matrimonio, ma anche gli abitanti dell’isola e imbucati vari.

Nessuno è al sicuro su Harper’s island, e se la soluzione migliore è scappare, ovviamente ci sarà una terribile tempesta che taglierà tutte le comunicazioni e li costringerà a terra.

Pronti per la caccia al serial killer? One by One (uno dopo l’altro) come recita inquietantemente la sigla, lascia poco da sperare, tutti sono potenziali killer e potenziali vittime.

Avendola vista in contemporanea mi ricordo che ci fu molto fermento nel corso delle settimane, partirono le scommesse sulle morti della settimana e sulla sequenza, sì un totomorte.

Questi sono i partecipanti al “gioco”, fate le vostre scommesse.

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Tocco di fino, ogni puntata dal titolo onomatopeico ci fa capire (più o meno) come morirà il povero malcapitato/a di turno, svelando il suono provocato dall’arma che lo ucciderà.

Il programma delle 13 puntate:

  1.  Whap
  2.  Crackle
  3.  Ka-Blam
  4.  Bang
  5.  Thwack
  6.  Sploosh
  7.  Thrack, Splat, Sizzle
  8.  Gurgle
  9.  Seep
  10.  Snap
  11.  Splash
  12.  Gasp
  13.  Sigh

Personalmente sono stata incollata allo schermo e non ho capito fino alla fine chi fosse l’assassino, per fortuna i miei preferiti sono arrivati quasi alla fine! No tranquilli non spoilero…

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Jim Beaver e Christopher Gorham

Vale la pena vedere Harper’s Island anche per le ambientazioni, un’isola sperduta dove incombe una tempesta e scene cupe velate da mistero hanno il loro fascino.

Non è una serie perfetta, i personaggi a volte fanno delle stupidate o si contraddicono portandoti fuori strada, ma intrattiene bene e sicuramente è qualcosa di diverso, è come un film di 13 ore.

Perchè i personaggi sono 26 in tutto e possiamo provare a investigare quanto vogliamo, ma le interazioni tra di loro sono tante, ambigue e portano volutamente fuori strada.

E fidatevi, non scapperà nessuno dal vostro ditino accusatore, talmente tanti segreti, sotterfugi e altarini che dubiterete anche dei morti; siete fortunati, noi poveri telespettarori del 2009 abbiamo aspettato mesi per capirci qualcosa, voi in 2 giorni ve la potete cavare.

In più Harper’s Island vanta di un cast conosciutissimo dai telefili, Katie Cassidy (Supernatural/Arrow), Christopher Gorham (Popular/Ugly Betty/Covert Affairs), Jim Beaver (Supernatural) Cameron Richardson (Shameless), Adam Campbell (Unbreakable Kimmy Schmidt ), Matt Barr (One Three Hill/ Sleepy Hollow), Brandon Jay McLaren (The Killing/Falling Skyes), Harry Hamlin (Veronica Mars/Mad Men), Callum Keith Rennie (Battlestar Galactica/Californication) sono solo alcuni dei nomi.

Orfani delle vostre serie tv preferite? Partite col recuperone! Non è il vostro genere? Ricordate che tempo fa parlai di un’altra serie (non tappabuchi) di tutt’altro genere, Galavant!

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